
Cari lettori,
vorrei iniziare la riflessione odierna con una frase di S. Vincenzo de’ Paoli, il santo francese della carità, riguardo alla vocazione sacerdotale. Egli diceva: “Non si può fare sulla terra opera più grande che procurare alla Chiesa un buon sacerdote”. Quanto è vero quello che afferma S. Vincenzo.
Non tutti i fedeli sono chiamati al sacerdozio o alla vita religiosa, ma ognuno di noi può operare e agire per favorire con ogni mezzo le vocazioni. Risuonano profondamente nelle nostre orecchie le parole del Salvatore: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe di mandare operai nella sua messe” (Mt. IX, 37-38).
Lo strumento privilegiato che abbiamo per supplicare il Padrone di mandare degli operai è la preghiera. Le nostre preci chiedano a Dio di suscitare, accompagnare e fortificare tutti coloro che sono chiamati da Lui. Nel contesto odierno, nel quale troppe pecore sono smarrite e confuse, c’è bisogno di santi pastori che con amore e determinazione guidino il gregge ai pascoli eterni.
Vi invito a offrire anche piccoli o grandi sacrifici per questa intenzione. Dobbiamo ricercare e tutelare, con delicatezza, buoni giovani che possano donarsi totalmente a Dio, secondo quello che il nostro stato di vita permette. L’aspetto del soccorso spirituale è senza dubbio il primo e più importante, ognuno di noi può offrire alle anime la preghiera.
Non bisogna però dimenticare del tutto l’aspetto di aiuto materiale che la comunità dei fedeli può e deve offrire ai seminari e ai seminaristi/novizi. La storia di santi come Giovanni Bosco o del Curato d’Ars dimostra chiaramente come siano preziosi i benefattori che aiutano i giovani ad ascendere i gradini verso il sacerdozio.
La Provvidenza, che conosce sempre quello di cui hanno bisogno coloro che sono chiamati, passa attraverso persone concrete che compiono un’offerta per questa intenzione: non è importante l’entità del dono ma l’amore con cui si fa.
Aiutiamo in particolare le realtà che conservano la Tradizione e che formano i giovani nella Tradizione. Esse non hanno appoggi da parte della gerarchia e vivono grazie alla generosità dei fedeli, in uno spirito di essenzialità evangelica.
Prestiamoci allora, secondo quello che il Padre ispirerà ai nostri cuori, ad un’opera tanto grande e importante: la formazione di sante guide che pregheranno per sempre, soprattutto durante il Santo Sacrificio, per coloro che li hanno aiutati, nei modi più diversi, durante il loro percorso.
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