Dio sceglie liberamente chi vuole – La Vocazione ⅠⅠ

Consacrazione del Vino durante la Santa Messa.
Scritto da: avatar dell'autore Filippo Vincis
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Filippo sta curando una edizione speciale per le Edizioni del Cartafaccio

Cari lettori,

dopo aver presentato le linee generali di questa rubrica sulla vocazione, cerchiamo di scendere più in profondità per cogliere il senso di questa parola.

Innanzitutto, il termine “vocazione” proviene dal verbo latino “vocare” che significa “chiamare”. Ebbene sì, stiamo parlando della chiamata per eccellenza, non una qualsiasi: la chiamata di Dio.

È Nostro Signore che elegge anime generose che possano seguirLo, all’uomo spetta solo di rispondere. Non è un’iniziativa umana, e se lo fosse non potrebbe portare frutti buoni e duraturi. Essa è un’opera che ha all’origine il cuore di Dio che sceglie liberamente chi volere solo per sé. Spesso mi è stato chiesto quando nasce la vocazione.

In verità, non nasce in un preciso periodo della vita di una persona. Fin dall’eternità il Signore ha scelto delle precise anime affinché potessero seguirLo e amarLo in modo speciale, lasciandole tuttavia libere di accogliere questo sospiro d’amore.

Il momento in cui si scopre di possedere una particolare chiamata invece varia da persona a persona. Anche i santi lo hanno capito in tempi e modi molto differenti.

Alcuni lo scoprono e lo capiscono fin da bambini, altri con il sopraggiungere dell’adolescenza o della maturità, altri ancora dopo un tempo di peccato lontani da Dio. Sappiamo tutti che è nostro dovere e nostra vera felicità compiere la volontà del Padre, per questo la scelta dello stato di vita è di massima importanza.

Nostro Signore ci ha creati per vivere non in un modo qualsiasi, scelto secondo il nostro sentimento, ma in un preciso stato che ci possa permettere di amarLo al meglio e di arrivare in paradiso più agevolmente.

L’Amore ci ha creati per la vita eterna e solo Lui sa come possiamo raggiungerla e meritarla. Dunque, il punto centrale di ogni riflessione e discorso sulla vocazione è solo uno: l’ascolto della voce di Dio.

La chiamata non me la do io ma la accolgo, proviene dall’Altissimo. Invoco su ognuno di voi la protezione di Maria Santissima, Stella Maris, e di San Giuseppe Suo castissimo Sposo. Vi chiedo di pregare per me e il mio cammino e vi prometto di ricordarvi davanti a Dio quotidianamente!


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Filippo Vincis Autore cattolico
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